Negare l’antonomasia: Giacomo Casanova e l’attesa di un riconoscimento tardivo

Autori

  • Elena Grazioli Università di Pisa

DOI:

https://doi.org/10.6092/issn.2724-5179/13805

Parole chiave:

Giacomo Casanova, Histoire de ma vie, Eighteenth century, Epistolary

Abstract

Giacomo Casanova trascorre l’ultima parte della sua esistenza a Dux, in Boemia, bibliotecario del conte di Waldstein. Qui, inizia la stesura delle sue memorie che lo condurranno, a differenze delle opere precedenti, a entrare nel canone degli autori settecenteschi. Si tratta, tuttavia, di un riconoscimento decisamente tardivo, giunto soltanto con la pubblicazione dell’Histoire de ma vie all’interno di prestigiose collane quali «I Meridiani» e «La Bibliothèque de la Pléiade». Verranno ripercorse alcune delle tappe fondamentali che conducono a questo successo postumo e si tenterà di meglio inquadrare gli ultimi anni dell’esistenza del cavaliere di Seingalt.

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Pubblicato

2021-11-23

Come citare

Grazioli, Elena. 2021. «Negare l’antonomasia: Giacomo Casanova E l’attesa Di Un Riconoscimento Tardivo». DNA – Di Nulla Academia 2 (1). Bologna:222-36. https://doi.org/10.6092/issn.2724-5179/13805.

Fascicolo

Sezione

Del «visibile parlare»