Brevi riflessioni sul carcere: luogo e nonluogo, pena e misura

Autori

  • Mariachiara Antinori Avvocato penalista in Bologna

DOI:

https://doi.org/10.6092/issn.2724-5179/19407

Parole chiave:

nonluoghi, carcere, detenuti, custodia cautelare, pena, stato di diritto, sovraffollamento, suicidi, avvocati penalisti

Abstract

La condizione degli istituti penitenziari italiani è tornata a essere, rispetto al minimo miglioramento registrato durante gli anni della pandemia, tragica e preoccupante. I dati statici mostrano quali sono le difficoltà croniche che affliggono i luoghi di espiazione della pena: sovraffollamento, uso eccessivo (rectius abuso) della custodia cautelare, criminalizzazione delle fasce deboli, altissimo e drammatico numero di suicidi. L'esperienza carceraria, più che esercizio di reinserimento sociale, è ozio forzato. Per ripensare l’esecuzione nel senso di umanizzazione e risocializzazione della pena è necessaria una forte volontà politica che, ancora oggi, tarda ad arrivare. Flebili spiragli si possono cogliere nelle novità introdotte dalla riforma Cartabia. Per ora, tuttavia, il carcere continua a essere un nonluogo.

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Pubblicato

2024-05-30

Come citare

Antinori, Mariachiara. 2023. «Brevi Riflessioni Sul Carcere: Luogo E Nonluogo, Pena E Misura». DNA – Di Nulla Academia 4 (2). Bologna:15-21. https://doi.org/10.6092/issn.2724-5179/19407.

Fascicolo

Sezione

Corpo: umori, balsami, veleni e monstra