Il Decameron come galateo della parola e della vita

Autori

  • Francesca Hartmann Alma Mater Studiorum-Università di Bologna

DOI:

https://doi.org/10.6092/issn.2724-5179/19552

Parole chiave:

letteratura, galateo, retorica, Boccaccio, convivenza, interpretazione letteraria, sociologia di Goffman, Elias, cortesia, didattica ed educazione civica

Abstract

Questo articolo si propone di analizzare il Decameron tenendo conto delle dinamiche relazionali e sociali di ogni rapporto umano. L’opera si presenta come modello di galateo della parola, della vita, della morte e delle passioni, perché l’equilibrio e il rispetto per l’altro, valori che si nascondono in tutte le novelle, anticipano i concetti cinquecenteschi di civiltà e di galateo, entrambi evoluzione del principio di cortesia. Le dimensioni relazionali si definiscono in base ad un implicito e necessario ordine sociale, annullato dalla peste, che dev’essere ripristinato perché ci sia armonia; a tal proposito, la sociologia goffmaniana trova nel Decameron un coerente testimone. La scelta antropologica di Boccaccio - affidare una possibile soluzione etica alla brigata - è il vero tratto distintivo della opportunità rappresentata dal Decameron

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Pubblicato

2024-05-30

Come citare

Hartmann, Francesca. 2024. «Il Decameron Come Galateo Della Parola E Della Vita». DNA – Di Nulla Academia 4 (2). Bologna:22-55. https://doi.org/10.6092/issn.2724-5179/19552.

Fascicolo

Sezione

Corpo: umori, balsami, veleni e monstra