“Avvocato! Ma vado in galera?” Riflessioni giocose e (quasi) serie sulla comunicazione del rischio all’imputato
DOI:
https://doi.org/10.6092/issn.2724-5179/21475Parole chiave:
Comunicazione, Aspettative di difesa, Complessità legale, Professionismo, Fiducia, Decisione informataAbstract
Il dialogo tra l’avvocato e il cliente non è un mero costrutto di parole, ma un ponte tra due mondi spesso distanti: quello giuridico, un insieme incoerente di regole incoerentemente declinate, e quello del cliente, caratterizzato da emozioni e paure. Nell’ambito di tale relazione, la comunicazione del rischio di subire conseguenze pregiudizievoli sotto il profilo personale e patrimoniale non può limitarsi alla sola trasmissione di nozioni giuridiche al cliente, ma esige che l’avvocato, in aderenza ai principi della deontologia professionale, sappia efficacemente comunicare all’assistito gli elementi che gli consentano una scelta ponderata e, auspicabilmente, la migliore possibile.
Downloads
Pubblicato
Come citare
Fascicolo
Sezione
Licenza
Copyright (c) 2024 Luca Mazzanti

Questo lavoro è fornito con la licenza Creative Commons Attribuzione 4.0 Internazionale.