«Cognata, avete orrore di me?». Sul Malatestino di d’Annunzio

Autori

  • Elena Valentina Maiolini ISSR Università Cattolica

DOI:

https://doi.org/10.6092/issn.2724-5179/14639

Parole chiave:

D’Annunzio, Dante, Malatesta, Francesca da Rimini, Giustizia, Vendetta

Abstract

Avvinto all’ambiente dove i conti si regolano col sangue, Malatestino trucida il Parcitade, lasciatogli in custodia da Guido Malatesta. Dante lo colloca col padre nell’ottavo cerchio, dove fiamme avvolgono per contrappasso i fraudolenti (sono i «mastini» che «fan d’i denti succhio», Inf. XXVII 48). Da qui lo recupera d’Annunzio per farne un personaggio chiave della sua Francesca da Rimini, il vero «giustiziere» che manda la donna all’inferno, carnefice e sobillatore. Si propone una riflessione sul lessico dannunziano della giustizia vendicativa alla luce di dantismi e varianti.

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Pubblicato

2022-03-29

Come citare

Maiolini, Elena Valentina. 2021. «“Cognata, Avete Orrore Di me?”. Sul Malatestino Di d’Annunzio». DNA – Di Nulla Academia 2 (2). Bologna:84-101. https://doi.org/10.6092/issn.2724-5179/14639.

Fascicolo

Sezione

I nuovi cantimbanco – Tra rito e oralità