La Scapigliatura nell’inferno di Milano

Autori

  • Francesco Bonelli LUHCIE, Université Grenoble Alpes

DOI:

https://doi.org/10.6092/issn.2724-5179/15418

Parole chiave:

Dante, Inferno, Scapigliatura, Paolo Valera, Francesco Giarelli, Lodovico Corio, Milano, Bassifondi, XIX secolo

Abstract

Il saggio prende in esame la presenza dell’Inferno di Dante nella produzione giornalistica e narrativa della Scapigliatura democratica dedicata ai bassifondi di Milano. A partire dalla fine degli anni Settanta del XIX secolo, infatti, nei reportage di autori ‘scapigliati’ come Paolo Valera, Francesco Giarelli e Lodovico Corio, è possibile rinvenire numerosi riferimenti alla prima cantica dantesca, tanto sul piano intertestuale, quanto su quello strutturale. A questo proposito, il saggio intende evidenziare le forme e le motivazioni ideologiche che stanno alla base di tale caratterizzazione infernale, concentrandosi in particolare sulla funzione dell’Inferno dantesco quale serbatoio di immagini e motivi capaci di avvalorare, presso il pubblico, la visione delle zone più nascoste della “capitale morale” d’Italia. 

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Pubblicato

2022-08-31

Come citare

Bonelli, Francesco. 2022. «La Scapigliatura nell’inferno Di Milano». DNA – Di Nulla Academia 3 (1). Bologna:31-51. https://doi.org/10.6092/issn.2724-5179/15418.

Fascicolo

Sezione

Del «visibile parlare»